Anniversario

E così è passato un altro anno e adesso sono due gli anni di ballo ed in più anche un anno di blog patriebalere. Che giornata !!

Lasciatemi fare un piccolo bilancio, diciamo un bilancino.

Un anno di blog.

Ricordo che sono partito per il bisogno di sfogare l’arretrato che avevo dentro, la voglia di curiosare  e raccontare non è passata anzi è diventata una piacevole e gratificante abitudine quotidiana, non passa giorno in cui non mi occupi in qualche modo di questa passioncella, girando, parlando con gli altri, curiosando su internet o nelle sale da ballo, buttando giù appunti.

Ci sono stati 3.200 contatti sul blog, cioè per 3.200 volte qualcuno ha cliccato ed aperto la prima pagina di patrie balere,  che poi abbia letto qualcosa è tutto da dimostrare, con una media di più di otto volte al giorno.

Si è visto di meglio in giro ma mi accontento, cercherò di farmi conoscere di più.

Di sicuro ci sono un paio di lettori fedeli che conosco di persona, per pudore non conto mia moglie, e forse due o tre altri che saltuariamente visitano il blog, qualcuno ha commentato, pochi a dire il vero e questo mi spiace, e non so chi sono. Ci sono due commenti che appartengono a compagni di ballo ma non ho so chi siano, o se è una sola persona, è intrigante anche questo mistero dell’anonimato, sono (oppure è) persone che mi vogliono bene, e questo mi basta.

Si è parlato di noi, dei compari e di personaggi inventati, di balere reali e  immaginarie, di strampalata tecnica di ballo, di posta del cuore e di lezioni surreali, resoconti di avventure dei figli di focus e ritratti degli amici.

Narrare le vicissitudini dei ballerini mi ha appagato e divertito, altre storie sono già pronte, continuerò di certo anche per il prossimo anno e migliorerò.

Due anni di ballo

E sono pure due anni di ballo, e la mia passione è aumentata ed il mio impegno pure, trascinando la mia compagna in un tour de force di allenamenti e lezioni che la sfiancano, si sa lei lavora e io non ho un cacchio da fare tutto il giorno!

Non so cosa ci riserva il futuro e se questa  infatuazione ginnico artistica avrà un  seguito, per adesso me la sto godendo con intensità ed attendo con trepidazione i prossimi eventi, già questo mi sembra una piccola grande conquista.

Di certo veder gli altri ballare bene mi piace, mi stuzzica e mi ispira.

Ah se avessi trent’anni di meno, anche venti, va!, ma anche dieci non sarebbero da buttar via. A questo punto farò ciò che potrò anche se davanti alle mie aspirazioni ho un muro invalicabile di articolazioni rattrappite e di muscoli flaccidi.

Brrrrr !!!!

Non so se ci sarà un ulteriore terzo anno di ballo in crescita …… speriamo.

Ma siamo scivolati nel mieloso e invece vorrei chiudere questa celebrazione con una riflessione amara, “in cauda venenum” come si suol dire

In questi mesi si è verificato ciò che un anno fa appariva impossibile: i figli di focus sono implosi e hanno generato figli di vario genere, figli di questo, figli di quell’altro, figli di nessuno e figli di buone donne. Insomma si è respirata aria pesante di distinguo e di divisione con annessa una buona dose di rancori, malintesi, equivoci, trucchi e trabocchetti, tarallucci e trappoline.

Si sono affrontate versioni discordanti ed accanite, tesi, dossier e libri bianchi, ricorsi alla corte di giustizia dell’Aja, ad Amnesty International e al giudizio popolare.

Un gran casino di parlare e riparlare, impermalimenti e bronci: lui mi ha offeso, lei non mi parla, l’altro non mi merita, e lui chi si crede di essere, esigo delle scuse e così andando, di tutto un po’ e di tutto di più, con assembramenti e formazione di gruppi, sottogruppi e comitati, delegazioni, correnti e assemblee plenarie.

Peggio di un condominio iroso dove si discute su tutto.

Sarà mica che ci siamo conosciuti meglio è sta emergendo il nostro  lato peggiore ?
Questa cosa non mi è piaciuta e non mi piace.

Io tiro dritto, non ho schieramenti da difendere, vado dove mi invitano e, soprattutto, dove ho voglia di andare, senza obblighi di appartenenza o di squadra. Non porto nessuna bandiera, rivendico ed auspico per tutti autonomia di giudizio.

Voglio chiudere questa ricorrenza con un affettuoso invito a smorzare le tensioni e le punte di orgoglio. Probabilmente l’invito non verrà raccolto, ma, se non altro, prendiamoci meno sul serio nelle nostre cazzate quotidiane e rendiamo un poco di levità alla nostra vita considerando che di cose serie in giro ce ne sono già tante !

Buon Patriebalere a tutti.

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