Lezioni di ballo fai-da-te: Macarena

Buongiorno, sono l’architetto e maestro di ballo Isidoro Polvani ideatore del “Metodo di ballo semplificato fai-da-te del maestro e architetto Isidoro Polvani, del Foro di Bagno a Ripoli”.

Dolci damigelle, se vi è piaciuta la mia lezione di ballo fai-da-te sulla polka ne consegue che potreste apprezzare la sua degna prosecuzione: la macarena.

Le caratteristiche principali di questo ballo sono che si può ballare anche da soli ma sarebbe meglio essere in molti, e che ha una origine afro latina e pertanto necessita di sculettamenti che notoriamente le persone di colore fanno meglio dei bianchi e  sopratutto dei gialli e dei britannici. Quindi sapete a chi dovrete pensare quando ancheggiate.

Si tratta di un ballo molto indicato per le casalinghe annoiate con mariti che escono al mattino per lavorare e rientrano a sera tardi stanchi morti e poco briosi.

Potranno esercitarsi a giornata piena per trascorrere il tempo in maniera alternativa e divertente rispetto ad attività più ripetitive quali stirare, pulire a terra, sorvegliare la lavatrice o cucinare le solite minestre.

In questo modo, mie affezionate signore, sarete pronte alla sera, quando lui rientra esausto ed affamato, a mostrargli i vostri progressi di ballo del giorno e vedrete come sarà felice, anche se magari la cena non sarà pronta.

Ci sono due posti dove ballare la macarena: uno per gli esercizi ed un altro per il vero ballo. Entrambi dovrebbero stare allo stesso piano dello stesso palazzo e dentro lo stesso appartamento, quindi  a casa vostra, a meno che non troviate un’amica che vi presta la casa a giornata per farvi piacere, ma poi quando a sera rientra vostro marito nella vera vostra casa la troverebbe vuota e questo non sta bene.

Per fare gli esercizi quotidiani di macarena è necessario un grande specchio a figura intera che potrete collocare in camera  in un angolo tra un paravento decò con cigni bianchi e verdi e la toeletta della nonna con piano in marmo bianco. Fate attenzione a fermar bene lo specchio a terra perché se cade e si frantuma sono sette anni di guai ininterrotti e addio ballo. In alternativa può andare bene l’antibagno  con specchio incassato a mezzo busto e cornice dorata o, se non possedete un antibagno e non potete ricavarne uno velocemente, il vero e proprio bagno facendovi posto davanti allo specchio piccolo tra le bottigliette di tranquillanti ed i dopobarba puzzolenti da quattro soldi di vostro marito.

Lo specchio si rende necessario per provare le figure del ballo che vado rapidamente ad elencare, non prima però di avervi ricordato di posizionare vicino a voi un riproduttore audio con una canzone di macarena dentro.

Appena attacca la canzone iniziate ad ancheggiare come foste una brasiliana in calore, esattamente come fate normalmente per qualsiasi musica latina o caraibica. Le braccia vanno tenute per adesso lungo i fianchi.

I passi da imparare sono nove, tutti molto semplici, quando il cantante inizia a cantare, iniziate a muovervi, magari a tempo che è meglio:

per prima cosa allungate il braccio destro, in modo che sia parallelo al terreno;

poi la stessa cosa col braccio sinistro;

adesso appoggiate la mano destra sul gomito sinistro;

fate altrettanto con la mano sinistra che però devo appoggiare sul gomito destro.

Ora con la mano destra toccate la parte destra del viso, vicino all’orecchio e poi la sinistra vicino l’orecchio sinistro.

Spostate la mano dal viso ai fianchi, muovendo sempre prima la destra e poi la sinistra, rispettivamente sul fianco destro e su quello sinistro ed infine ancheggiate ed ancora ancheggiate e dimenate il bacino e il deretano a più non posso.

Tutto qui.

Come vedete lo specchio è importante per verificare di avere imparato alla perfezione i movimenti. Dopo un mesetto di esercizio assiduo sarete pronte al gran debutto.

Qui entra in gioco l’altro locale da destinare permanentemente al metodo fai-fa-te.

Per questo ballo io consiglio sempre un locale ben arieggiato e luminoso con almeno un finestrone panoramico sul fiume, il colore alle pareti dovrebbe essere caldo come l’atmosfera latina, per esempio ocra e rosso porpora, la tappezzeria del grande divano semicircolare a righe provenzali, un cassettoncino liberty in un angolo con una bella composizione di ortensie essiccate dentro ad un vaso di murano. Eviterei tavoli da pranzo e sedie che intralciano, possiamo posizionare un bel tappeto Bukara di due metri per tre con fondo avorio e disegni verde marcio.

Liberate lo spazio una volta per tutte da altri arredi inutili in modo da creare una bella sala per il vostro svago, magari la tv mettetela nell’ingresso, tanto a vostro marito andrà bene tutto quello che fate. Considerate che per divertirvi davvero con la macarena dovreste essere almeno una dozzina, più donne ci sono meglio è perche sono più garrule e disinibite dei maschi, quindi dovrete convocare amiche  e parenti e spiegare anche a loro le nostre regole del metodo semplificato.

Questi spettacolini potete organizzarli ogni volta che vi prende lo sghiribizzo, senza tener conto delle esigenze familiari per non avere troppi legami e condizionamenti.

Personalmente  li vedo bene la sera dopo cena, magari qualche volta cercate di convincere a partecipare anche vostro marito perché non si annoi troppo tutto solo in cucina, oppure la domenica pomeriggio durante la telecronaca della partita di calcio che è un momento noiosissimo per voi donne, tanto vostro marito potrà guardarsela in santa pace nell’ingresso, specialmente se vi avrete collocato anche una sedia a dondolo in stile thonet ed un plaid scozzese di lana grossa sui toni dell’azzurro.

E ora, buon divertimento dal sempre vostro Isidoro Polvani.

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