La posta del cuore: Angelica sola soletta

Gentile dottor Libanore, fermo posta del cuore del SAMBA

Sono Angelica, una assidua frequentatrice del TucaTuca, che è un locale del mio paese molto famoso perché ci vanno gli uomini di una certa età di nascosto dalle consorti a vedere le cameriere in topless, mentre io ci vado sola soletta per vedere un po’ di mondo e anche naturalmente per ballare.

Ebbene qualche sabato fa ho conosciuto un signore distinto di qualche anno più grande di me, diciamo una quarantina d’anni almeno, che mi ha fatto ballare tanti foxettini piano piano e che mi ha riempito di attenzioni, ma essendo anche un timidone, non riusciva a sbrogliare la situazione.

Il sabato successivo ci siamo rincontrati sempre al TucaTuca e mi ha fatto ballare tutta la sera valzerini lentini lentini con un certo affanno. A un certo punto mi ha proposto delle cose spinte che mi vergogno a dire, ma ho avuto l’impressione che facesse tanto per chiacchierare e basta.

Il sabato dopo ci siamo ritrovati di  nuovo ed è stata la serata dei tanghettini corti corti col fiatone lungo lungo. Alla fine  mi ha chiesto se lo potevo accompagnare un fine settimana a Chianciano perché  aveva da risolvere un problema di affari, non ricordo bene se con l’ittero o con la cistifellea, insomma cosa sue.

Io non so cosa fare perché mi piacerebbe andare a visitare Chianciano visto che non mi muovo mai dal mio paesello dove vivo sola soletta, ma non vorrei stancarlo troppo, e poi non so se ci sono piste da ballo dove fare un po’ di movimento, magari pianino pianino come piace a lui.

Cosa mi consiglia dottor Libanore, lei che è uomo famoso per trovare sempre la soluzione ai problemi di noi femminucce indifese ?

Incerta sola soletta

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Mia tenera Angelica sola soletta,

La tua lettera mi riporta alla mente una gaudiosa estate che trascorsi in quel di Montecatini, cittadina termale famosa oltre che per le acque lassative anche per le frequentazioni combinate di uomini anziani e di donnine giovani di tutti i tipi e parcelle e per lo smodato consumo di Sildenafil e Tadalafil comunemente noti con i nomi di viagra e cialis.

Mi trovavo colà per un incarico di ballerino tuttofare in un dancing frequentato da ricchi stitici ed ebbi modo di familiarizzare con diverse pulzelle nazionali ed estere che passavano la stagionalità come entreneuses con il solo scopo di farsi mantenere il più a lungo possibile. Che tenerezza,  mi ricordavano tanto la mamma.

Io mi ero assunto l’onere di verificare attitudini e capacità motorie e sensoriali di molte di esse prima di gettarle in pasto a vecchi ed obesi frequentatori delle terme e fu un’attività che mi dette grandi soddisfazioni. Qualcuna di queste dolci fanciulle mi invia ancora  bigliettini di auguri profumati a Natale.

I vogliosi signori dovevano ricorrere ad ogni espediente per reggere il confronto con le giovani donzelle, compreso cimentarsi in balli frenetici, allora andavano twist e rock and roll, che spesso finivano per spomparli del tutto prima del match. Considera inoltre che allora non esistevano ancora i moderni ritrovati della scienza farmacologica e gli energizzanti per anziani si limitavano a peperoncini piccanti, pepe di caienna, uova di quaglia, e fegato di pavone, tutte cose che non facevano che peggiorare le condizioni di fegato e pancreas dei vecchietti e li mettevano definitivamente al tappeto.

Quante volte ho dovuto provvedere personalmente ad accontentare le belle signorine !

Che tempi !

Mia dolce Angelica, credo che la soluzione migliore per il tuo dilemma sia quella di recarti col tuo nonnetto flaccido nella gaudente cittadina termale di Chianciano  nella speranza che la combinazione di acque termali unita alla assunzione di abbondanti dosi di viagra rinforzato produca un effetto benefico e gli consenta di affrontare tanghi e valzer con un poco più di energia e magari  gli faccia sganciare qualche bel regalino di gioielleria o magari una bella bmw serie uno coupè.

Devo anche dirti però di stare bene attenta che non esageri con miscugli di acque e pasticche per non ritrovarti un vecchio esaltato col cervello inebriato o, peggio ancora, un imbarazzante cadavere nel lettone, e dovertene tornare a casa sola soletta.

Auguri e buon viaggio.

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