Radionotes from NYC: So close … so far – Così vicino….. così lontano

380 Mountain RdUnion City, NJ 07087, è l’indirizzo delle Troy Towers, le torri di troia per dirla in italiano, un palazzone di 22 piani edificato nel 1966, convertito in cooperativa nel 1983.

Sono  stato a vedere le Troy Towers, ci ho provato almeno, perdendomi tra le linee dei New Jersey Transit  Bus tra Hoboken e Boulevard East. Ci sono stato in un giorno di pioggia fredda. Una giornata decisamente diversa.
E per quale motivo un turista da strapazzo come me dovrebbe sprecare uno dei pochi giorni di vacanza per prendere un pulman ed andare dall’altra parte del fiume a vedere un palazzo anonimo o una strada come mille altre ?
La colpa è dei lunghi pomeriggi autunnali, in casa da solo davanti al computer e alle magie di internet. Piano piano lentamente  era cresciuta in me  una strana pazza idea, ah benedetto internet che dischiudi gli orizzonti del mondo, ero curioso di vedere il posto, la location, come si dice qui. Ci sono diversi appartamenti in vendita alle Torri, a buon prezzo in dollari, a maggior ragione a buon prezzo in euro, dai bilocali in su per tutte le tasche. E perchè non provarci ? Pazza idea ho detto !

Le torri offrono tutto quello che l’inventiva e le necessità americane richiedono a un grattacielo: lavanderie, parcheggi, piscine, saune, portineria, vigilanza, garage centri benessere e soprattutto un surplus di panorama …..a spectacular views.
Eh si ! le torri si affacciano sul fiume Hudson da una considerevole altezza abbracciando tutta la costa di Manhattan, dal ponte George Washington su a   nord,  giù giù fino in fondo, oltre Chelsea verso Battery Park e la statua della Libertà
La vista è semplicemente spettacolare. Unica. Fantastica.

Cavolo comperare qui potrebbe esser un’idea rivoluzionaria  e furba, proprio da noi furbetti provinciali. Ricerca spasmodica su internet da casa a lavorare di fantasia fantasmagorica. Trovato tra tanti  un bilocale moderno con fiammante parquet trasversale, luci soffuse, angolo cottura e arredamento minimalista chic, terrazza chiusa  e 28 metri quadri di grandi vetrate, di luce su un panorama mozzafiato, da terra a soffitto sembrava quasi di toccare i grattacieli dallo schermo del mio Acer. Questa casa è la mia! Dovevo vedere coi miei occhi, dovevo sapere.

E così venni e vidi e non vici….
Non vinsi niente perché niente c’era da vincere alle Troy, che sennò tutti ci andrebbero.
Le Troy da vicino, e neppure tanto vicino, sono un pochino consunte, scrosticciate, la location e un suburbio trafficato da periferia e per il centro bisogna passare dal tunnel che costa una cifra ed è congestionato a tutte le ore e la coda si forma  proprio vicino sotto casa e siamo in New Jersey, qui non ci sono turisti,  un altro stato, un altro mondo.

Dai moli di Manhattan le Troy Towers si stagliano vicine sovrastando la basse costruzioni costiere del New Jersey ammiccano “siamo qui, basta un salto, basta passare il fiume …. vieni”  richiamano come sirene.
Dall’altro lato dell’acqua e del mondo, dalle Torri,  la mela  e lì a portata di sguardo vicina molto più vicina rispetto a tanti quartieri della stessa Manhattan … ma non è la stessa cosa.

Mannaggia questa è la mela del paradiso terrestre: da guardare  e desiderare e non poter  toccare. Ma io la mela me la voglio godere,  la voglio assaporare, la voglio vivere, io la mela la voglio mangiare.
Per questo le Troy non mi piacciono più,  dentro il paradiso ci voglio stare, non voglio vederlo in cartolina.

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