Le indagini del maresciallo Battaglia – 18° – Rozzano

Il giorno 28 febbraio c.a. presso questo comando veniva sporta denuncia da parte di Friarielli Domenico fu Giuseppe, di anni 52, celibe e Tempestino Manrico di anni 45 coniugato con Tizzi Fernanda, nullatenente, incensurata, verso ignoti per il furto di oggetti ritenuti atti al lavoro dal loro furgone Ford Transit targato RZ 123 XX di colore grigio di anni 18 regolarmente riveduto e corretto.

I fatti

Il giorno 27 febbraio, che poi sarebbe ieri, i due denuncianti, che potremmo definire operai, parcheggiavano  il loro furgone nel sottosuolo del locale supermercato, identificato come Lidl, e indi salivano al piano superiore per accedere al market onde acquistare beni di prima necessità di tipo alimentare barra commestibile da consumarsi a pranzo barra merenda.

Nello stesso momento un individuo, che definiremo ladro, era appostato all’interno del garage suddetto in attesa di facili prede. Quando ha visto i due operai parcheggiare il furgone e salire al piano superiore per accedere al market, è entrato prontamente in azione. Dopo essersi accertato che in quel momento non transitavano veicoli barra persone, ha rotto il vetro posteriore dell’automezzo e ha rubato dal bagagliaio due grosse borse cariche di utensili da lavoro e non, un bottino dicesi di grande valore. Una volta terminati gli acquisti, dettagliati in allegato B, e tornati al furgone, i due operai hanno avuto l’amara sorpresa ed hanno chiamato la centrale operativa tramite cellulare di marca coreana.

L’agente Tumiriello Genesio che trovavasi di piantone alla centrale richiedeva subitamente ai denuncianti gli estremi atti alla compilazione del modello 345 Ter “Intervento per Furto su furgone” composti da identità, residenza, stato civile, codice fiscale, scadenza della patente, tessera sanitaria, codice del Green Pass e ultimo ma non ultimo luogo del presunto furto quindi, dopo una mezz’ora circa, allertava prontamente la pattuglia di ronda formata da: autista alla guida della vettura agente semplice Gerardo Tasselli, sedente davanti maresciallo Battaglia al cui didietro come di consueto stava l’ausiliario Rino Badalà.

L’agente Tasselli, richiesta l’autorizzazione al capo macchina, sospendeva il pedinamento  di tale Ermelinda  Freuler, in arte Erika, massaggiatrice a domicilio e con una rapida inversione a U che abbatteva alcuni motocicli imprudentemente parcheggiati sul lato opposto della carreggiata, si recava a folle velocità presso il luogo del misfatto, in particolare all’interno del garage sotterraneo del supermercato Lidl di cui sopra dove peraltro urtava inavvertitamente una autovettura Volvo 640 con targa straniera.

Quivi giunti, una volta raccolte le prime testimonianze di curiosi e non, l’ausiliario Badalà suggeriva una perlustrazione dell’area di sosta  e il maresciallo Battaglia decideva di effettuare  la perlustrazione stessa.  Dopo  pochi istanti fu rinvenuto, diciamo pure  casualmente,  un portafoglio sul pavimento. Lo stesso fu quindi aperto usando le precauzioni del caso compresi guanti in lattice azzurro  e indi controllatone il contenuto: documenti ed effetti personali di tale Manrico Fanciullacci di anni 56 di Castellammare del Golfo, altezza metri 1,50 peso 56 chili occhi marrone, contenente 15 euro.

Il maresciallo Battaglia supponeva trattassesi di uno sfortunato smarrimento e avvertiva la centrale per poter riconsegnare il portafogli allo smarritore, senonché a fronte di pronto accertamento risultava che lo stesso Fanciullacci fosse ben noto alle forse dell’ordine locali col nome di “O’Piccirillo” reo di numerose condanne per furto con destrezza e maltrattamenti su animali da cortile.

Avveniva quindi che l’ausiliario Badalà suggerisse che forse lo smarritore del portafogli fosse proprio il ladro della borsa degli attrezzi e quindi per una fortunata e rara coincidenza il caso potesse assumere una svolta tanto inattesa quanto risolutiva. Il Maresciallo Battaglia di fronte  a tale ardita ipotesi decideva  di chiudersi in se stesso per una pausa si riflessione e dopo una ventina di minuti circa emergeva dallo stato di trance esclamando che grazie al suo intuito aveva capito che il portafogli smarrito apparteneva al ladro.

A questo punto fiutata la  pista sono iniziati i controlli a tappeto presso il domicilio del Fanciullacci, in via del Salsero, il quale rinvenuto a casa sua e messo alle strette sotto la minaccia di percosse, dopo qualche esitazione, confessava il misfatto e restituiva le borse cariche di attrezzi da lavoro sottratte dal furgone qualche ora prima, tuttora intonse.

Il ladro è stato quindi denunciato a piede libero per furto mentre il bottino è stato restituito agli operai che peraltro non ritenendosi de tutto soddisfatti quivi si sono rivolti davanti al sottoscritto per  sporgere denuncia per furto e perdita di una giornata di lavoro al nero per i motivi di cui a verbale “ la devono pagare questi ladri del cavolo che noi si lavora e ci si fa un culo così e loro non fanno un tubo dalla mattina alla sera e si drogano e ci violentano le donne… e via  e via con l’ova…“.

In allegato B:

elenco dei beni di consumo acquisiti dai due operai al supermercato Lidl per pranzo barra merenda.

Scritto, letto e riletto e firmato dal sottoscritto Agente scelto Settimio Paccosi fu Gerolamo

https://giornaledeinavigli.it/cronaca/ladro-sbadato-ruba-furgone-perde-il-portafoglio/

https://giornaledeinavigli.it/cronaca/ladro-sbadato-ruba-furgone-perde-il-portafoglio/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *