Alle ore 07.00 di questa mattina si presentavano qui davanti al sottoscritto piantone verbalizzante il signor Genesio Baccolini fu Giovanni di Turrita di Siena celibe e incensurato fino a questo momento e il signor Attanasio Furgiuele originario di Pozzuoli nullatenente seppure perito informatico, i quali venivano qui scortati dalla pattuglia comandata dal maresciallo Battaglia nelle loro vesti dei due litiganti.
Ma veniamo ai fatti
Nel corso della serata quasi notturna di ieri sera in località Capannori si stava svolgendo presso il Bar Stellarossa di proprietà di tale Xu-Xiaohao-Kozu di origine cinese una partita di calciobalilla a due ritenuta molto accesa dai testimoni avente in palio una serie di bevute per tutti gli avventori nel corso della quale venivano segnati molti goals da parte della squadra degli omini di colore rosso manipolati dal Baccolini tramite manovra detta “frullone”, modalità non prevista dalla contesa secondo il regolamento vigente nel bar Stellarossa essendo essi qualificati come non professionisti del settore calciobalilla.
Nonostante le reiterate proteste del Furgiuele il Baccolini insisteva svariate volte nella effettuazione del suddetto tiro a frullone infliggendo numerosi punti all’avversario ed avviandosi quindi a concludere trionfalmente la partita a proprio favore.
All’ennesimo utilizzo del tiro proibito ed alle parole che secondo le testimonianze il Baccolini rivolgeva all’avversario “Te tu sei una sega a biliardino!” il Furgiuele evidentemente esasperato dalla tattica aggressiva dell’avversario aveva una reazione dai più definita sopra le righe in quanto estraeva dalla tasca posteriore dei calzoni una pistola scacciacani a pallini di gomma parecchio dura ed esplodeva alcuni colpi in varie direzioni, dette anche a casaccio, colpendo una fila di bottiglie del bancone, due avventori di striscio e più che altro il torace del Baccolini.
A questo punto scatenavasi una baraonda generalizzata all’interno del Bar Stellarossa e mentre il proprietario cinese chiamava utilizzando la lingua italiana il pronto intervento i due contendenti più un folto numero di avventori procedevano ad una rissa tramite spintoni, calci e numerosi cazzotti.
Il caso volle che la pattuglia volante comandata dal maresciallo Battaglia trovassesi nelle vicinanze di ronda presso il cinema Eden dove veniva proiettato il film a luci rosse “Malattie veneree” e quindi poteva intervenire nel giro di pochi minuti.
Al sopraggiungere della pattuglia i contendenti che erano già fuoriusciti dal locale e si trovavano nella strada antistante ove proseguivano incessantemente i combattimenti, tentavano di allontanarsi il Baccolini a piedi e il Furgiuele salendo su una autovettura Clio verde con targa VY 345 GH, indi detto Furgiuele dava una sgommata dai più definita poderosa e si dirigeva ad andatura costante verso il Baccolini colpendolo nel posteriore tramite cofano anteriore e gettandolo a terra ove veniva trascinato per metri dodici.
Dopo di che il Furgiuele, non sazio, scendeva dall’autovettura impugnando il cric e, nonostante il timido intervento dell’ausiliario Badalà, cercava di calarlo sul cranio del Baccolini inerme.
Il maresciallo Battaglia decideva quindi di intervenire e provvedeva ad applicare una scarica di botte al Furgiuele tramite il manganello d’ordinanza annientandone le velleità e quindi a tradurlo ammanettato mani e piedi in centrale.
Trasportato al nosocomio di Capannori al Baccolini veniva riscontrato oltre allo scioc emotivo, anche un politrauma e contusioni sparpagliate dappertutto che i medici giudicavano guaribili in un mese e quindi dimesso avendo firmato la liberatoria sanitaria.
L’arma, una modello 92 di scacciacani modificata calibro 8 marca Bruni con canna di 15 centimetri è stata sequestrata.
Presentatisi qui davanti a me verbalizzante i due contendenti rifiutavano una pacificazione bonaria in quanto il Baccolini intendeva sporgere denuncia per aggressione a mano armata e tramite autovettura nei confronti del Furgiuele mentre costui gridando “omm‘e‘ sfaccimmo” tentava ancora di colpirlo tramite una sedia facente parte dell’arredo del commissariato centrale.
Nei confronti dell’uomo sarà celebrata al più presto l’udienza di convalida dell’arresto e contestualmente il processo che si svolgerà oggi stesso con rito direttissimo.
Scritto, letto e riletto e firmato dal sottoscritto verbalizzante Agente scelto Settimio Paccosi fu Gerolamo