La posta del cuore: Val di Forfora

Gentile dottor Libanore, fermo posta del cuore del SAMBA

Le scrivo con il cuore in mano perché il mio è un caso disperato.

Mi sono perdutamente innamorata di un mascalzone che ho conosciuto quindici giorni fa al Pigia Pigia, un locale dove non avevo mai messo piede e dove mi ha trascinato quasi a forza la mia amica Priscilla.

Era un bel tipo vestito alla moda, magro e tirato a lucido, e con una parlantina che mi ha fatto subito innamorare. E’ stato molto carino con me, mi ha chiesta per ballare un cha cha cha, e io detto si, ma ho notato che si muoveva poco e si guardava in giro come a cercare qualcuno.

Alla fine del ballo si è allontanato ed è tornato dopo un’oretta e mi ha chiesta per un mambo, ed io ho detto si. E intanto parlava e parlava e mi raccontava di quanto fosse solo e disperato, mi ha chiesto se lo capivo veramente,  ed io ho detto si, anche se proprio tutto tutto non avevo capito.

Poi ci siamo seduti a bere e mi si è avvicinato moltissimo e intanto mi raccontava di tutti i suoi guai, poverino gliene sono successe di tutti i colori, e mi ha messo una mano sulla coscia. Io ho lasciato fare per non avvilirlo più che mai.

Poi siamo andati a ballare un lento e lui mi ha stretto e ha cercato di baciarmi ed io ci sono stata, mi faceva tanta pena. Verso l’una di notte mi ha chiesto se lo accompagnavo  a vedere le stelle e io gli ho detto si, era tanto triste, e intanto parlava e mi palpava da tutte le parti, sembrava un polpo. Siamo stati un pochino in macchina sua e si è fatto consolare per benino poi ha messo in moto e mi ha proposto di bere qualcosa da lui, ed io naturalmente ho detto si, mi sembrava che avesse proprio bisogno di sfogarsi con qualcuno.

Così siamo saliti da lui, ma era strana come casa:  un appartamentaccio tutto pieno di specchi anche al soffitto e di tende nere e rosse, credevo fosse la sede di un milan club, ma poi ha estratto da un armadio un enorme lettone ribaltabile ad acqua  e ho capito che non era un circolo di tifosi, ma oramai era troppo tardi.

Mi ha chiesto se gli davo la prova di amore per ridargli un po’ di fiducia nel mondo e, è ovvio, gli ho detto si, non potevo mica lasciarlo proprio sul più bello.

Dopo un certo tempo e alcune prove di amore ripetute mi ha riaccompagnato un po’ svogliato al Pigia Pigia e sono tornata  a casa con una strana sensazione e tanta compassione per lui.

Questo mascalzone si chiama Nunzio e mi ha dato il numero di telefono di un altro, quando l’ho chiamato domenica pomeriggio per chiedergli come stava mi ha risposto il posto di vedetta della guardia forestale della Val di Forfora ed io sono rimasta veramente male.

Sono stata da cani per tutto il giorno, il sabato dopo sono tornata al Pigia Pigia nella speranza di rivederlo e ricominciare daccapo e invece l‘ho visto che ballava tutto appiccicato con la mia amica Priscilla, che dico ballava, pomiciavano piuttosto.

E’ stato un colpo veramente forte. Non voglio più vedere neanche lei

Cosa devo fare signor Libanore ? Come posso fare per riconquistarlo ?

Aspetto una sua risposta con tanta speranza

Trentenne disperata

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Mia dolce trentenne disperata

La tua lettera mi richiama alla mente tanti bei ricordi del tempo che fu.

Conosco bene le storie come la tua, sapessi quante ne ho fatte fuori di tipe come te quando ero giovane ! Del resto se tu mi vai al Pigia Pigia e ti lasci andare al primo bellimbusto che trovi cosa pretendi poi ?

Ma cosa credi che noi maschietti si vada a ballare per raccontarsi le novelle ?

Ricorda che l’uomo è uomo ed è sempre a caccia di passera facile. Io avevo un pied a terre delle parti dell’ipermercato, quante me ne sono fatte lì. Con le pollastrelle come te andavo  a nozze, una bella sequela di frottole, due moine, ti amo e sarò tuo per sempre, e poi una botta e via. Che bei tempi !

Ma veniamo a noi.

A queste situazioni non si rimedia, la rintronata l’hai presa e te la tieni, la cosa migliore è non  prendersela troppo. Cosa  vuoi che sia. E poi cercati un bravo giovine serio e onesto, lo troverai fra quelli tutti mogi a sedere rimpiattati in qualche angolo del Pigia Pigia, tutti timidoni e desiderosi di coccole, tu vattelo  a prendere e vendicati con lui, fagliene passare di cotte e di crude che tanto i maschi son fatti così, più li tratti male e più si attaccano, e se non altro farai pari col sesso maschile.

In quanto alla tua amica Priscilla ti suggerirei di prendere una chiave, un temperino o un cacciavite e rigarle la fiancata della macchina, io personalmente prediligo il chiodo ritorto e arrugginito.

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